
La padella in rame stagnato è realizzata in rame puro e la parte interna è rivestita con uno strato di stagno, un metallo atossico che impedisce che il cibo entri in contatto con il rame innescando reazioni chimici.
Di fatti, il rame è un ottimo conduttore di calore ed è anche un metallo molto reattivo che non può essere usato in modo diretto per cucinare gli alimenti, soprattutto quelli acidi.
Lo stagno funge quindi da barriera protettiva, ma ha una bassa resistenza all’usura e ai graffi, per questo è importante trattare queste padelle con molta attenzione.
Quali sono i vantaggi di una padella in rame stagnato
Il punto di forza della padella in rame stagnato è la capacità del materiale di condurre il calore in modo uniforme sull’intera superficie, caratteristica che evita zone di cottura troppo calde o troppo fredde, permettendo una preparazione dei cibi più precisa e controllata.
Il rame reagisce rapidamente alle variazioni di calore: si scalda subito e si raffredda con la stessa velocità, ed è quindi utile anche per cotture più delicate: salse, creme, caramelli e zabaioni.
Inoltre, il rame è noto per essere un materiale molto resistente ad abrasioni di qualsiasi tipo ed urti accidentali.
C’è però da dire che in caso di rivestimento in stagno, la padella, nella parte interna, può deteriorarsi nel tempo, pertanto bisogna fare attenzione ad evidenti segni di usura.
Come pulire la padella di rame in stagno
La padella in rame stagnato non va messa in lavastoviglie perché i tanti lavaggi possono rimuovere la lamina protettiva interna.
Non bisogna usare spugne o paglietta in ferro per il rivestimento interno che si rovina; in presenza di incrostazioni non bisogna usare prodotti aggressivi, ma basta lasciare la pentola in ammollo con acqua, aceto e sale. La parte esterna va trattata con un prodotto specifico a base di ottone e rame.
Quando e per cosa usare la padella in rame stagnato?
Puoi utilizzare la padella in rame stagnato per:
- Salse delicate (béchamel, olandese, vellutate);
- Caramello e zuccheri (grazie al controllo preciso del calore);
- Preparazioni dolci come crema pasticcera, zabaione, ganache;
- Cotture brevi e controllate di pesce o carne tenera.
Errori da evitare durante l’utilizzo della padella in rame stagnato
Non bisogna utilizzare utensili appuntiti che potrebbero graffiare la base della padella, meglio preferire cucchiai in legno o silicone.
La padella non va lasciato sul fuoco senza cibo, il tempo prolungato a contatto con il fuoco può usurare più velocemente lo stagno in rame. Inoltre, è consigliato utilizzare uno spargifiamma tra la padella e la fonte di calore, proprio perché il rame è un fortissimo conduttore di calore.
Ricorda, inoltre, che per il rame stagnato, la temperatura massima da raggiungere è di 220 gradi, oltre questo valore è possibile che il materiale si fonda, ma se è presente anche dell’acciaio, non è necessario avere questo tipo di accortezza.