Il miele è ottenuto dal nettare dei fiori che viene raccolto dalle api e poi, successivamente, trasformato all’interno dell’alveare, dove subisce un processo di elaborazione che lo rende l’alimento che conosciamo.
Grazie alle sue proprietà nutritive, al sapore dolce e alle tante applicazioni, sia in cucina che nella medicina naturale, il miele è utilizzato da millenni in diverse culture del mondo.
È costituito soprattutto da carboidrati, ma contiene anche proteine, aminoacidi, vitamine, tanti minerali, inoltre, il miele grezzo è ricco di polifenoli, flavonoidi e altri composti benefici.
Diversi studi hanno dimostrato che i componenti del miele hanno effetti antiossidanti, antimicrobici, antinfiammatori e persino potenziali proprietà antitumorali.
Le proprietà nutrizionali del miele
Il miele è un alimento ricco di micronutrienti con una composizione complessa, influenzata dal nettare dei fiori da cui proviene.
Oltre ai carboidrati, che sono principalmente zuccheri come fruttosio e glucosio, e che rappresentano l’80% del suo peso, troviamo anche acqua, sali minerali, polifenoli, flavonoidi ed enzimi.
100 grammi di miele contengono:
- 304 kcal calorie
- 82,4 g di carboidrati (soprattutto zuccheri)
- 0,3 g di proteine
- 17,1 g di acqua
- 0 g di grassi
- 52 mg di potassio
- 6 mg di calcio
- 0,5 mg di Vitamina
Tutti questi componenti conferiscono al miele tante proprietà benefiche per la salute, ma per poterne godere a pieno, si deve preferire quello grezzo, cioè non trattato con lavorazioni industriali che spesso lo privano delle sostanze nutritive.
Benefici del miele
Molti studi hanno evidenziato come il miele sia in grado di limitare e contrastare la proliferazione di batteri coinvolti nelle infezioni respiratorie, grazie alle proprietà antinfiammatorie e calmanti di tosse e raffreddore.
Il segreto starebbe nelle sostanze dolci presenti al suo interno che inducono il riflesso di salivazione, provocando secrezioni di muco e l’effetto sedativo ed emolliente su laringe e faringe.
Non è un caso che l’Organizzazione mondiale della sanità ha citato il miele come rimedio naturale per tosse, mal di gola e raffreddore.
Inoltre, il miele ha un indice glicemico più basso dei dolcificanti, soprattutto di quelle in cui c’è maggiore quantità di fruttosio sul glucosio, motivo per il quale è possibile includerlo nella dieta per diabetici. Numerosi studi hanno confermato che consumare il miele su lungo periodo (3 mesi) ha un effetto favorevole su: glicemia a digiuno, colesterolemia totale, trigliceridi e LDL.
Il miele ha anche tante applicazioni nel campo del benessere della pelle, grazie ai suoi componenti, protegge l’epidermide dall’azione degli agenti atmosferici come vento e smog e altri microrganismi pericolosi. Le sue proprie igroscopiche, inoltre, mantengono la cute idratata.
Questo prodotto naturale è anche molto ricco di antiossidanti, utili nel contrasto ai radicali liberi che sono tra i responsabili dell’invecchiamento della pelle. Non è un caso che il miele viene utilizzato per impacchi e scrubs su cute e capelli.
L’utilizzo del miele in cucina
Il miele può essere utilizzato come sostituto dello zucchero nei dolci, rende le torte più umide e soffici. Per la sostituzione basta diminuire del 20% la quantità di tutti gli altri ingredienti liquidi all’interno della ricetta.
Un cucchiaio di miele può rendere più deliziosa la crema pasticciera, oppure lucidare le glasse. È un ottimo ingrediente per le caramelle e il torrone, oltre che delle ricette salate. Ad esempio, è perfetto per marinature, intingoli e salse, in particolare per carne e pesce. Puoi provare a marinare il pollo o le costolette di maiale in salsa di soia, miele, aglio grattugiato e zenzero, otterrai un sapore davvero ricco.
Un’altra ricetta da provare è il pollo al miele, mentre per un abbinamento più classico, provalo con diversi formaggi.
Per quanto tempo si può conservare il miele?
Il miele non ha alcuna scadenza e può essere utilizzato in qualunque momento. Essendo privo di acqua, fortemente acido e zuccherino, non sviluppa muffe e batteri, basta tenerlo chiuso ermeticamente in dispensa, lontano dalle fonti di luce. Se noti che si è cristallizzato, ti basta mettere il vasetto all’interno del microonde oppure a bagnomaria e tornerà subito fluido.