Cucinare le castagne richiede una padella apposita che garantisca una cottura uniforme e mantenga il sapore autentico del frutto. Non tutte le padelle sono ideali per cuocere le caldarroste, è importante prestare attenzione al tipo e anche al materiale con cui è realizzata.
Nei prossimi paragrafi vediamo qual è la padella ideale per le castagne e come usarla per ottenere delle caldarroste buone fumanti.
Tipo di padella
La padella ideale per le castagne è una padella con fori sul fondo che permettono alla fiamma o al calore diretto di raggiungere le castagne e simulare l’effetto del fuoco vivo.
Deve avere un manico lungo per rendere più semplice il movimento durante la cottura e garantire una presa molto sicura e salda. Inoltre, è indispensabile che abbia anche un bordo alto per evitare che le castagne cadano durante i movimenti per girarle.
Per quanto riguarda i materiali, per le caldarroste bisogna usare una padella in ferro o in acciaio inox, i preferiti per resistenza al calore diretto e tra i migliori per la tostatura.
In alternativa, si può usare anche la padella di ghisa, che conserva il calore più lungo e garantisce una cottura lenta e uniforme. Oppure, se non ha nessuna di queste padella, puoi provare in quelle in alluminio, anche se è meno resistente al calore diretto e potrebbe danneggiarsi di più durante la fase di cottura.
Come fare le caldarroste in padella
Se vuoi preparare delle caldarroste morbide e calde devi, come prima cosa, lavarle e asciugarle per bene. Usando un coltello, incidile con un segno a croce per evitare che scoppino nella fase di cottura.
La padella forata va scaldata a fuoco medio sul fornello a gas, oppure, sul braciere o il barbecue. Le castagne vanno distribuite in modo uniforme, evitando sovrapposizioni. Bisogna cuocere per 20-30 minuti fin quando la buccia non è bruciacchiata e le castagne calde e fumanti all’interno.
Come pulire la padella per le castagne
La padella per castagne, essendo spesso a contatto diretto con il fuoco, tende ad accumulare fuliggine e residui bruciati. Per mantenerla in buono stato e pronta per il prossimo utilizzo, è importante pulirla correttamente.
Per iniziare, lascia raffreddare completamente la padella dopo l’uso, non manipolarla ancora calda perché potresti bruciarti. Una volta raffreddata, utilizza una spazzola rigida o una paglietta per rimuovere i residui di castagne bruciate o carbonizzati rimasti attaccati.
Passa poi al lavaggio: puoi usare acqua calda e una spugna non abrasiva, ma fai attenzione a non utilizzare il sapone, specialmente se la tua padella è in ferro o ghisa, perché danneggiare il materiale o alterare il suo rivestimento naturale.
Dopo averla lavata, asciuga la padella immediatamente con un panno pulito, non lasciarla umida: l’umidità, infatti, è la nemica numero uno del ferro e può causare la formazione di ruggine.
Per le padelle in ferro o ghisa, un piccolo trucco per preservarle è applicare un leggero strato di olio da cucina sulla superficie, che le proteggerà dall’umidità e le manterrà pronte per il prossimo utilizzo.